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In piazza Respighi: la costruzione della città ordinaria, Torino 1945-1980

Junior Perri

Il presente articolo tratta il tema dello sviluppo edilizio del secondo dopoguerra a Torino, analizzato a partire da un caso studio specifico: piazza Ottorino Respighi e gli isolati limitrofi. La piazza, collocata nel quartiere Barriera di Milano, si sviluppa a margine di alcuni brani di città pubblica, ovvero quartieri IACP di primo Novecento, quartieri del primo settennio Ina-Casa così come le “Case di cemento” costruite a seguito della legge 167, rispettivamente la zona E7 di corso Taranto e la zona E8 lungo via Leoncavallo. Al contrario, la piazza e gli isolati afferenti costituiscono un esempio di paesaggio residenziale ordinario costruito dal mercato in circa ventun anni tra il 1950 e il 1971. I nuovi edifici a telaio in calcestruzzo armato insistono tuttavia sulle vie corridoio tracciate dal piano di primo Novecento e confermate nel dopoguerra dal piano del 1959. La piazza è inoltre una delle centralità individuate dal piano regolatore del 1959 che avrebbero dovuto regolare lo sviluppo urbano in termini di dotazione di servizi pubblici, in questo caso commerciali.

 

In piazza Respighi: building the ordinary city, Turin 1945-1980

The focus of this article is the urban development in Turin after WWII, analyzed from a specific case study: piazza Ottorino Respighi and the sourrounding blocks. The square, located in the Barriera di Milano district, has grown on the edge of public housing neighbourhoods, or more precisely, council estates of the first XX Century, estates built in the first seven years of the Ina-Casa program, and the Concrete Houses” built after the law 167, respectively zone E7 in corso Taranto and zone E8 along via Leoncavallo. On the contrary, the square and its attached blocks are instead an example of an ordinary residential landscape built by private developers in about twenty-one years between 1950 and 1971. Here, new buildings with reinforced concrete frames nevertheless insists on the rue corridortraced from the early twentieth century plan and confirmed by the postwar plan of 1959. Moreover, the square is one of the centralities identified by the 1959 urban plan that should have regulated urban development in terms of provision of public services, here mainly commercial.

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