Costruire in alta quota. Nuove sfide e opportunità
L’alta quota è un territorio molto vulnerabile in cui sussiste un precario equilibrio tra uomo e natura. Come tutti gli ambienti estremi, essa è il termometro del pianeta quando si parla di cambiamenti climatici, ed è caratterizzata da fenomeni naturali molto significativi dal punto di vista geologico. Per queste ragioni, il tema del costruire diventa in questo ambito un campo di sperimentazione di grande interesse che solleva questioni centrali relativamente alla presenza antropica nei contesti sensibili quali la messa in sicurezza del territorio, il rapporto con il paesaggio, la sostenibilità e la compatibilità ambientale, l’efficienza energetica, la prefabbricazione, l’organizzazione e la gestione del cantiere. Proprio per via della natura complessa e polisemica dell’alta montagna, anche le costruzioni in questo contesto non possono che essere oggetto di confronto tra tutte le figure professionali coinvolte nell’articolato processo che è la progettazione, la realizzazione e la gestione delle strutture antropiche. Il saggio propone una lettura multidisciplinare volta mettere in luce le criticità e le potenzialità degli aspetti progettuali (relativi all’ingegneria e all’architettura) che caratterizzano questo particolare ambito di lavoro, nell’ottica di sviluppare riflessioni declinabili anche in altri contesti in cui si richiede capacità di adattamento, attenzione agli aspetti ambientali e climatici, necessità di un approccio essenziale ed efficiente dell’abitare.
Building at high altitude. New challenges and opportunities
High altitude is a very vulnerable territory where a precarious balance between man and nature exists. Like all the extreme environments, it is the planet’s thermometer when it comes to climate change, and it is characterised by significant geological phenomena. For these reasons, building in this area becomes a field of experimentation of great interest that raises central questions regarding the anthropic presence in sensitive contexts such as securing the territory, the relationship with the landscape, sustainability and environmental compatibility, energy efficiency, pre-construction, and site organisation and management. Precisely because of the complex and polysemic nature of high mountains, constructions in this context must be the subject of discussion between all the professional figures involved in the complex process that is the design, construction and management of man-made structures. The paper proposes a multidisciplinary reading aimed at highlighting the criticality and potential of the design aspects (relating to engineering and architecture) that characterise this particular context, with a view towards developing reflections that can also be applied to other contexts in which adaptability, attention to environmental and climatic aspects, and the need for an essential and efficient approach to living are required.
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