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Designazioni UNESCO e Agenda 2030: bisogni formativi degli operatori per lo sviluppo sostenibile dei territori

Giulia Avanza, Erica Meneghin

Il patrimonio culturale e naturale e le industrie creative sono risorse fondamentali nei processi di sviluppo sostenibile e le designazioni UNESCO rappresentano un potenziale per lo sviluppo locale. In questo contesto, professionisti e operatori culturali assolvono compiti di tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali e naturali, le recenti tendenze globali esprimono tuttavia la necessità di assumere un approccio multidisciplinare e integrato. L’articolo espone le esigenze di capacity building espresse da un gruppo di professionisti che operano in diverse categorie di siti ed elementi designati dall’UNESCO, principalmente nel contesto dell’Europa occidentale e sudorientale e selezionati tra i partecipanti dell’International Academy on UNESCO Designations and Sustainable Development, realizzata a Torino e ideata dalla Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura e dall’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa.

 

UNESCO Designations and Agenda 2030: capacity-building needs of practitioners for local sustainable development

Cultural and natural heritage and creative industries are resources in processes of sustainable development and UNESCO designations represent an asset with relevant potential to boost local development. Cultural practitioners have been traditionally required to comply with tasks of conservation and valorization of cultural assets, yet the recent global trends are compelling them to be more and more familiar with the heterogeneous declinations, taking an integrated approach. The article will expose the capacity-building needs expressed by practitioners operating in UNESCO designated sites, mainly in the context of Western and Southeast Europe and selected among the participants to the International Academy on UNESCO Designations and Sustainable Development, based in Turin and ideated by Fondazione Santagata for the Economics of Culture and the UNESCO Regional Bureau for Science and Culture in Europe.

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