1. Autori
Indicare tutti gli autori del contributo, in ordine alfabetico.
2. Testo
Il contributo nel suo insieme deve avere una lunghezza massima di 25.000 battute, escluse note o bibliografia, che devono avere una lunghezza massima pari a circa il 20% del testo (nel caso di testo di 25.000 battute, note di 5.000 battute). Il testo potrà essere redatto in italiano o in inglese. È responsabilità degli autori la qualità delle competenze linguistiche, tuttavia la Redazione si riserva di poter fare gli interventi editoriali necessari per l’armonizzazione dei testi con le convenzioni adottate dalla Rivista.
Si devono evitare parole sottolineate, in grassetto, MAIUSCOLE, riconducendo al corsivo e alle virgolette, doppie (“…”) per la forzatura nell’uso di un termine o caporali («…») per le citazioni (che vanno in tondo, non in corsivo).
3. Note
Le note sono da inserire nel testo tramite l’apposito comando di Word come note a piè di pagina. La nota va essere posizionata dopo la parola ma prima della punteggiatura. Una bibliografia finale è prevista solo nel caso in cui il testo, a carattere fortemente sintetico e tecnico, non preveda note a piè di pagina, ma una bibliografia di riferimento complessiva. I riferimenti bibliografici devono seguire le convenzioni indicate al punto 5 (Note bibliografiche); i riferimenti archivistici le norme indicate al punto 6 (Citazione dei documenti di archivio).
4. Immagini e didascalie
Le immagini non vanno inserite nel testo ma devono essere fornite su file separati (.jpeg oppure .tiff, con risoluzione minima 300 dpi); le tabelle possono essere realizzate in Word o in Excel, anche all’interno del testo. Figure e tabelle devono essere nominate in maniera chiara in riferimento ai richiami del testo. Si suggerisce di verificare la leggibilità delle immagini a colori anche nel caso di riproduzione in bianco e nero.
All’interno del testo, i richiami alle immagini vanno chiaramente collocati in ordine progressivo e univoco rispetto all’andamento dell’articolo (ad es.: Figura 1, Figura 2, Tabella 1, Figura 3, Tabella 2 ecc.).
Le didascalie delle immagini e delle tabelle vanno fornite in un file di testo a parte, e messe in relazione in maniera univoca con le rispettive immagini. Dove necessario, le didascalie devono inoltre contenere tutti i dati relativi agli autori e agli eventuali aventi diritti
5. Citazioni bibliografiche in nota
Per i volumi:
- autore: nome proprio per esteso e cognome; se si tratta del curatore di un volume aggiungere (a cura di) dopo il cognome; nel caso di autori vari, omettere l’indicazione
- titolo: di volume, di articolo in volume: in corsivo;
- casa editrice;
- luogo di pubblicazione (se straniero, in lingua originale);
- anno di pubblicazione;
- pagina o pagine (p. o pp.) cui si fa riferimento;
- il numero dei volumi è indicato subito dopo il titolo.
Tutte le voci, eccetto nome-cognome autore (ed eventuale a cura di) e data, devono essere separate da una virgola.
Vera Comoli Mandracci, Torino, Laterza, Roma-Bari 1983 (ed. consultata 2006).
Vera Comoli, Carlo Olmo (a cura di), Torino. Guida di architettura, Allemandi, Torino 1999.
26 itinerari di architettura a Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 2000.
Agostino Magnaghi, Mariolina Monge, Luciano Re (a cura di), Guida all’architettura moderna di Torino, Designers Riuniti Editori, Torino 1982 (ed. consultata Celid, Torino 2005).
Guido Montanari, Andrea Bruno jr, Architettura e città nel Novecento. I movimenti i protagonisti, Carocci, Roma 2009.
Per i cataloghi di mostra:
Fulvio Ferrari, Napoleone Ferrari (a cura di), Carlo Mollino. Arabeschi, catalogo della mostra (Torino e Rivoli, 20 settembre 2006 – 7 gennaio 2007), Electa, Milano 2006.
Per atti di convegno (seminario, …) indicare anche luogo e data del convegno:
Maria Rosa Masoero, Sergio Mamino, Claudio Rosso (a cura di), Politica e cultura nell’età di Carlo Emanuele I. Torino, Parigi, Madrid, atti del convegno internazionale di studi (Torino, 21-24 febbraio 1995), Olschki, Firenze 1999.
Per i capitoli o saggi in un volume collettivo:
- autore: nome proprio per esteso e cognome; se si tratta del curatore di un volume aggiungere (a cura di) dopo il cognome;
- titolo: di volume, di articolo in volume: in corsivo;
- luogo di pubblicazione (se straniero, in lingua originale);
- casa editrice;
- anno di pubblicazione;
- pagina o pagine (p. o pp.) di inizio e fine dell’articolo;
- il numero dei volumi, il volume (vol.), il libro sono indicati subito dopo il titolo.
Tutte le voci, eccetto nome-cognome autore (ed eventuale a cura di) e data, devono essere separate da una virgola.
Costanza Roggero Bardelli, Vigna del Cardinal Maurizio di Savoia, in Costanza Roggero Bardelli, Maria Grazia Vinardi, Vittorio Defabiani, Ville sabaude, Rusconi, Milano 1990, pp. 172-199.
Vera Comoli Mandracci, L’urbanistica della città capitale e del territorio, in Giuseppe Ricuperati (a cura di), Storia di Torino. IV. La città fra crisi e ripresa (1630-1730), Einaudi, Torino 2002, pp. 431-461.
Andrea Longhi, Le strutture insediative: dalle geometrie di impianto alle trasformazioni dei paesaggi costruiti, in Rinaldo Comba, Andrea Longhi, Riccardo Rao (a cura di), Borghi nuovi. Paesaggi urbani del Piemonte sud-occidentale. XIII-XV secolo, Società per gli Studi Storici, Archeologici ed Artistici della Provincia di Cuneo, Cuneo 2015, pp. 29-68.
Per gli articoli di rivista:
- autore: nome proprio per esteso e cognome in maiuscoletto;
- titolo dell’articolo: in corsivo;
- titolo del periodico (quotidiano, annuario, …) per esteso, sempre tra virgolette « »;
- volume in numeri romani o arabi;
- annata o fascicolo, se la rivista è numerata per fascicoli anziché per anni, in numeri arabi;
- anno;
- pagina o pagine (p. o pp.) di inizio e fine dell’articolo.
Tutte le voci, eccetto nome-cognome autore e volume-annata-anno, devono essere separate da una virgola.
Roberto Gabetti, Giorgio Raineri, Ina-Casa a Orbassano, in «Casabella Continuità», n. 212, settembre-ottobre 1956, pp. 34-35.
Roberto Gabetti, Per Carlo Mollino, in «Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino», n. XXXIX-1 n.s., gennaio 1985, pp. 17-22.
Paolo Cornaglia, Il Palazzo Reale di Torino in epoca napoleonica: disegni e progetti dagli archivi parigini, in «Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti», XLIX n.s., 1997, pp. 177-184.
Andrea Longhi, Fonti contabili per lo studio dei cantieri ecclesiastici subalpini nel basso Medioevo, in «Studi Piemontesi», vol. XLII, fasc. 1, 2013, pp. 209-216.
Citazioni ripetute
Nel caso si debba citare nuovamente un’opera già citata, si indica il cognome dell’autore, il titolo dell’opera abbreviato seguito da cit. (quest’ultimo in tondo e non preceduto da virgola). Non usare mai op. cit.
Ibid. si usa per indicare un’opera citata alla nota immediatamente precedente.
Id. si usa per indicare un autore citato alla nota immediatamente precedente.
1 Italo Calvino, I libri degli altri, Einaudi, Torino 1991, p. 371.
2 Calvino, I libri cit., p. 268.
3 Id., La giornata d’uno scrutatore, Einaudi, Torino 1963, p. 61.
4 Ibid., p. 67.
6. Citazione dei documenti di archivio
Manoscritti, disegni, carte e, in generale, i documenti conservati in archivio dovranno essere indicati in modo dettagliato, indicando l’istituzione archivistica conservatrice, il fondo archivistico e tutti gli estremi necessari per l’individuazione univoca della fonte.