Sperimentare Leonardo da Vinci nel sapere politecnico

Codici e manoscritti di Leonardo da Vinci (1452-1519) rendono, attraverso la nota grafia speculare, i suoi innumerevoli pensieri che indagano tante scienze e molte tecniche, lasciando intuire l’approccio della mente di un uomo che, artista e scienziato, è ora definita politecnica. I temi, nel binomio scienza-teoria/tecnica-pratica discussi negli atenei, si leggono anticipati dal Vinciano, introdotti da docenti e studiosi che discutono le sue stesse ipotesi prima del diffondersi delle sue opere o elaborati trovando nei suoi disegni straordinarie suggestioni. Gli eventi organizzati in occasione del cinquecentenario della sua scomparsa a Torino hanno aggiornato gli studi evidenziando le competenze tecniche e scientifiche leonardiane, fondate sull’applicazione di un metodo già definito scientifico ante litteram. Alla chiusura delle celebrazioni, inedite sintesi critiche permettono ancora di sperimentare trasversalmente Leonardo nel sapere politecnico, trovando nei lavori ottocenteschi e novecenteschi una conferma della sua illuminata visione del progresso.

 

Going through Leonardo da Vinci in polytechnic culture

Codes and manuscripts of Leonardo da Vinci (1452-1519) give, through his well-known specular handwriting, his innumerable thoughts throughout sciences and techniques, returning his approach. His mind, so called polytechnic mind after the celebration of the 500th anniversary of his death in Torino, studies the same pair science-theory/technique-practice considered in the school of engineering. The themes, introduced by teachers and scholars who discuss his hypotheses before the publication of his works or elaborated by the other researchers finding in his designs many suggestions, show his pre-scientific method. At the end of celebrations, unpublished critical synthesis still allows to go through and to experiment Leonardo in polytechnic culture, finding in the nineteenth and twentieth century works the confirmation of his enlightened vision of progress.

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