Atti

Cooperazione internazionale ed energia sostenibile. Il progetto NUR a Betlemme (fasc. LXXV, N. 1)

a cura di Maria Bottiglieri

NUR, che in arabo significa luce che viene dall’alto, è l’acronimo di un progetto di cooperazione internazionale finalizzato a consentire alla municipalità di Betlemme di accedere a fonti di energia rinnovabile, delle quali non era precedentemente dotata. NUR si è quindi proposto di aumentare la capacità di autonomia energetica rinnovabile di un territorio in cui vivono oltre 30.000 abitanti e ha perseguito l’obiettivo di abbattere i costi sostenuti dai cittadini per l’utilizzo dell’energia pubblica. L’azione è stata progettata dalle municipalità di Torino e di Betlemme con un approccio olistico, vale dire con interventi in settori diversi delle politiche locali, tutti capaci di promuovere uno sviluppo territoriale sostenibile: dalla realizzazione di infrastrutture alla capacity building in materia di governance energetica, dalla formazione professionale alla promozione dell’imprenditorialità nel settore dell’energia, dagli interventi educativi alle iniziative culturali e artistiche. I diversi aspetti del progetto sono presentati negli articoli del Dossier.

Il Dossier è stato realizzato grazie al cofinanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nell’ambito del progetto NUR (New Urban Resources). Energia rinnovabile per Betlemme, AID 011319. I contenuti di ogni articolo sono esclusiva responsabilità degli autori e non riflettono necessariamente le opinioni e il pensiero di AICS. L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo non è responsabile per le informazioni considerate errate, incomplete, inadeguate, diffamatorie o in qualche modo reprensibili.

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Contenuti del dossier

Maria Bottiglieri
L’energia della cooperazione internazionale. Luce su Betlemme e Torino

Il progetto di cooperazione internazionale NUR (New Urban Resources) – Energia rinnovabile per Betlemme è promosso dalla Città di Torino in partenariato con la Municipalità di Betlemme, sotto l’egida dell’AICS (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo).
Punti di forza di questa iniziativa sono la natura multi-attoriale dell’intervento e la sua sostenibilità ambientale, economica, culturale e istituzionale.
L’energia rinnovabile diventa ponte di amicizia tra due città e due popoli.

The energy of international cooperation. Light on Bethlehem and Turin

City of Turin and Bethlehem Municipality promote the international cooperation project NUR (New Urban Resources) – Renewable Energy for Bethlehem, under the umbrella of the AICS (the Italian Agency for Development Cooperation).
The multi-actor approach and the environmental, economic, cultural and institutional sustainability are the NUR strengths.
In short, renewable energy becomes a bridge of friendship between two cities and two peoples.

 

Ziad Alsayeh
La rilevanza dell’energia sostenibile per i cittadini di Betlemme

Il progetto di cooperazione italo-palestinese NUR (New Urban Resources) – Energia Rinnovabile per Betlemme nasce dal bisogno di incrementare l’autonomia energetica di Betlemme attraverso soluzioni sostenibili in grado di rispondere alla crescente domanda di energia elettrica dovuta all’aumento della popolazione e al conseguente sviluppo urbano. L’iniziativa ha portato, fra l’altro, alla progettazione e all’acquisto di tre impianti fotovoltaici installati su altrettanti edifici comunali, garantendo parte dell’energia elettrica necessaria all’illuminazione pubblica e stradale e riducendo i costi a carico dell’amministrazione comunale e dei cittadini.

The consequence of the sustainable energy for Bethlehem’s citizens

The Italian-Palestinian cooperation project NUR (New Urban Resources) – Renewable Energy for Bethlehem stems from the need to increase the energy autonomy of Bethlehem through sustainable solutions able to meet the growing demand for electricity due to population increase, and the consequent urban development. Among other things, the initiative led to the design and purchase of three photovoltaic plants installed on three municipal buildings, providing part of the electricity needed for public and street lighting and reducing costs for the Municipality and citizens.

 

Andrea Lanzini
Un piano energetico per Betlemme

I Territori Palestinesi sono caratterizzati da una situazione di forte dipendenza energetica dagli stati limitrofi (Israele e Giordania). La città di Betlemme è di medie dimensioni in termini di popolazione residente rispetto alle altre urbanizzazioni amministrate dall’Autorità Palestinese. Tuttavia è un’area densamente popolata, anche in ragione dell’elevato flusso di turisti-pellegrini. Attualmente la municipalità ha in corso molteplici attività in ambito di efficienza energetica e diffusione delle fonti rinnovabili. Nel quadro del progetto NUR si è cercato di impostare un quadro complessivo sull’uso dell’energia a Betlemme e di identificare le azioni prioritarie in tema di risparmio energetico e promozione delle fonti rinnovabili. È stata dunque redatta una prima versione del piano energetico urbano.

An energy plan for Bethlehem municipality

A situation of strong energy dependence on neighboring states (Israel and Jordan) characterizes the Palestinian Territories. The city of Bethlehem is of average size in terms of inhabitants compared to other urbanizations administered by the Palestinian Authority. However, it is a densely populated area, also due to the high flow of tourist-pilgrims. Currently the municipality has many activities in progress in the field of energy efficiency, and dissemination of renewable sources. As part of the NUR project, an attempt was made to build an overall framework on the use of energy in Bethlehem, and to identify priority actions in terms of energy saving and the promotion of renewables sources. A first version of the urban energy plan was therefore drawn up.

 

Federico Stirano, Guido Zanzottera
Progettazione e realizzazione di impianti di energia rinnovabile per la Città di Betlemme

La sostenibilità energetica è uno degli aspetti chiave per lo sviluppo di un territorio, soprattutto nelle aree che dipendono fortemente dalle importazioni. Una possibile soluzione è rappresentata dall’uso di fonti energetiche rinnovabili, in particolare pannelli solari fotovoltaici, specialmente nelle aree caratterizzate da un forte irraggiamento. Gli enti pubblici possono rappresentare un esempio virtuoso per i cittadini per creare consapevolezza e promuovere le energie rinnovabili. Per definire i requisiti tecnici da includere nelle gare d’appalto è necessario analizzare il contesto territoriale, identificando la configurazione migliore per massimizzare la resa degli impianti. Questo articolo descrive come il progetto NUR ha supportato la Municipalità di Betlemme nella redazione dei capitolati tecnici e nella valutazione tecnica delle offerte ricevute.

Design and installation of RES-based plants in the City of Bethlehem

Energy sustainability is one of the key factors to promote local development, especially in the areas that strongly depend on energy import. Using Renewable Energy Sources, particularly photovoltaic solar panels in areas characterized by a strong radiation, is a possible solution. Public Bodies can represent as a virtuous example to raise awareness among the population and promote the diffusion of the RES. In order to define the technical requirements for the tenders, a detailed analysis of the territorial context is required to identify the best configuration able to maximise the energy production. This paper describes how the project NUR (New Urban Resources) supported the Municipality of Bethlehem in preparing the tender documents and evaluating the received offers from a technical point of view.

 

Claudio Daniele, Francesca Costero, Salvatore Guida
Un progetto di formazione professionale in campo energetico per le scuole di Betlemme

Una delle priorità del progetto NUR è la creazione di figure tecniche e professionali che presentino competenze adeguate a favorire l’istallazione e la gestione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili nell’area di Betlemme. Questo mandato è stato affidato all’agenzia formativa EnAIP Piemonte e al VIS, ONG ispirata al carisma di Don Bosco e legata alla congregazione Salesiana, che hanno sviluppato il progetto in collaborazione con l’Università di Betlemme e la Scuola Tecnica Salesiana di Betlemme. In particolare, si è scelto di creare competenze tecniche specifiche nei giovani già in possesso di qualifiche di base e negli artigiani con esperienze pregresse nel settore elettrico e operanti sul territorio locale. L’articolo descrive le metodologie impiegate nella formazione dei destinatari e i risultati raggiunti, per poi analizzare il processo formativo finalizzato alla creazione di impresa e alla selezione di start-up da promuovere attraverso l’incubatore d’impresa locale.

A vocational training project in the energy sector for the schools in Bethlehem

One of the priorities of the NUR project consists in providing the skills requested to promote the diffusion of renewable energies in the area of Bethlehem. Therefore, training of professionals in technical competences is essential. EnAIP Piedmont and VIS, an NGO inspired by the charism of Don Bosco and connected with the Salesian Congregation, are committed to carry out this mandate. They developed the project, with the collaboration of the Bethlehem University and the Salesian Technical School of Bethlehem. In particular, it was decided to provide technical and specific competences both to youngsters, who already have a basic qualification, and to craftsmen with previous experiences in the electric sector and operating in the local territory. The article describes the methodologies used to train the participants and the results achieved, then analyses the training path aimed at the development of entrepreneurship, along with the assessment process of the selected start-up businesses.

 

Fadi Kattan
L’incubatore dell’Università di Betlemme e la formazione in ambito imprenditoriale: il supporto fornito durante l’implementazione del progetto NUR

La necessità di creare nuove start-up in Palestina è vitale per lo sviluppo economico. Start up dove giovani creativi possano realizzare nuovi prodotti e fornire i servizi necessari al paese, per aiutare a migliorare la vita dei cittadini dal punto di vista finanziario e sociale. Il Bethlehem Business Incubator (BBI) è un braccio operativo della Facoltà di Economia Aziendale dell’Università di Betlemme che fornisce servizi ai giovani interessati ad avviare nuove imprese. Durante la fase di implementazione del Progetto NUR, l’Università di Betlemme ha investito le risorse disponibili presso il BBI per incubare cinque progetti innovativi incentrati sull’utilizzo di energie rinnovabili e pulite. Gruppi di giovani imprenditori hanno presentato le loro eccellenti idee in un hackathon condotto all’Università. Cinque gruppi di concorrenti sono stati selezionati per l’incubazione dopo aver esposto i loro progetti a una giuria di esperti.

Bethlehem University Incubator and Entrepreneurial Education: Support during the NUR project

The need for new start-ups in Palestine is vital for the economic development. Start-ups where creative young people can produce items and deliver needed services in the country, to help enhancing their quality of life, financially and socially. The Bethlehem Business Incubator (BBI) is an arm of the Faculty of Business Administration at Bethlehem University that provides services to young people interested in starting new businesses in the area. During the NUR project implementation stage, the Bethlehem University invested resources available at BBI to incubate five innovative projects that focus on the use of renewable and clean energy. Groups of young entrepreneurs presented their excellent ideas in a hackathon conducted at the University. A panel of judges selected five groups of contestants for incubation, after the presentation of their projects.

 

Luigi Bisceglia
Lo Yunus Social Business Centre dell’Università di Betlemme e il suo ruolo nel promuovere social business in Palestina

Lo sviluppo e il supporto alla diffusione del modello di Social Business in Palestina è un’opportunità per la crescita economica palestinese. Il professor Yunus identifica il social business come una forma di imprenditoria sociale adatta a crescere sia nei paesi ad alto reddito sia in quelli in via di sviluppo. Un’impresa sociale è un’impresa che crea reddito per i poveri o fornisce loro prodotti e servizi essenziali. Funziona come un’impresa tradizionale, ma ha un obiettivo sociale o ambientale. A differenza di un ente di beneficenza, può produrre profitti che dovranno essere reinvestiti interamente nell’azienda, il che significa che i profitti vengono utilizzati per garantire il raggiungimento dell’obiettivo sociale.

The Yunus Social Business Centre at Bethlehem University and its role in promoting the development of social businesses in Palestine

The development and support to the spread of the Social Business model in Palestine is an opportunity for Palestinian growth. Professor Yunus identifies it as a form of social entrepreneurship suitable to grow both in developed and developing countries. A Social Business is an enterprise that creates income for the poor or provides them with essential products and services. It operates like a traditional enterprise but has a social or environmental objective. Unlike a charity, it can produce profits that will have to be reinvested entirely in the business, meaning that the profits are used to ensure that the social objective is achieved.

 

Patrizia Bertuccelli, Maria Bonifati
Sensibilizzare al risparmio energetico nelle scuole del torinese

Le attività laboratoriali all’interno delle scuole permettono agli studenti di ampliare lo sguardo su temi che di norma non sono inseriti nelle offerte formative previste. Tramite il progetto NUR studenti di Istituti Tecnici del torinese sono entrati in contatto con realtà diverse che, partendo da argomenti affini al loro percorso come gli aspetti tecnici legati alle energie rinnovabili, hanno unito sostenibilità ambientale, cooperazione internazionale e geopolitica. Un percorso che li ha visti protagonisti in attività variegate, dai seminari sulle politiche energetiche alla realizzazione di un cortometraggio di sensibilizzazione, dando loro la possibilità di mettere in pratica le competenze acquisite in ambiti nuovi e stimolando la loro creatività.

Raising awareness of energy saving in Turin’s schools

Workshops in schools allow students to broaden one’s view on topics that are not normally included in the curriculum. By the NUR project, students from technical institutes in the Turin area got in touch with different realities. Starting from topics related to their educational path such as the technical aspects of renewable energies, students faced issues of environmental sustainability, international cooperation
and geopolitics. They were involved in various activities, from seminars on energy policies to the production of a short film to raise awareness, giving them the opportunity to put their acquired skills into practice in new areas and stimulating their creativity.

 

Roberto Albano, Francesca Canfora
NUR a Paratissima 2019: dalla galleria di Banksy le nuove promesse dell’arte contemporanea palestinese

Il concorso Let it light! un’iniziativa artistica promossa nel 2019 dalla Città di Torino in collaborazione con la Municipalità di Betlemme, il Walled Off Hotel e Paratissima, ha consentito ai migliori artisti palestinesi di usufruire di una grande visibilità internazionale. Ventuno opere selezionate da un’attenta giuria sono state esposte presso la galleria del Walled Off Hotel a Betlemme e i tre artisti vincitori hanno avuto l’opportunità di esporre, raccontare e vendere le proprie opere a Paratissima, uno dei contesti emergenti più importanti d’Italia. L’esperienza è stata completata da attività didattiche che hanno rafforzato il valore culturale e che hanno reso questo esperimento di assoluto valore per i partecipanti, rafforzando la visione dell’arte contemporanea come strumento di scambio e di valorizzazione di luoghi e contenuti.

NUR at Paratissima 2019: from the Banksy’s gallery the most promising artists of Palestinian contemporary art

An art initiative supported by the Turin City Council, with the City of Bethlehem, the Walled Off Hotel and the Paratissima Art Fair in 2019, allowed to the best artists of Palestine to gain an important international exposure thanks to the contest Let it light!. Twenty one artworks has been exhibited in the Walled Off Hotel gallery in Bethlehem, and the best three artists moved to Turin for exhibiting, describing and selling their artworks in one of the best contests for emerging arts: Paratissima in Turin. Educational activities for children completed the experience, enhancing the strong cultural value of the experience and the idea that contemporary art is a useful tool for contamination and for valorization of places and contents.

 

Interviste raccolte da Gianpiero Toso
“Che sia la luce!”. La valorizzazione dei giovani artisti palestinesi

All’interno del progetto di cooperazione italo-palestinese NUR (New Urban Resources) è stato ideato il concorso di arti visive Let it light! con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul tema delle energie rinnovabili grazie al linguaggio dell’arte contemporanea. Abbiamo raccolto alcune informazioni sui giovani artisti palestinesi vincitori del concorso, e li abbiamo intervistati.

“Let it light!”. Enhancement of Palestinian young artists

Within the Italian-Palestinian cooperation project NUR (New Urban Resources), the visual arts contest Let it light! was launched with the aim of raising awareness on the issue of renewable energy through the language of contemporary art. We collected some information on young Palestinian artists who won the contest and we interviewed them.

 

Carlo Micono
NUR all’Italian Design Day

L’Italian Design Day rappresenta da diversi anni un importante appuntamento internazionale per la promozione del design made in Italy, considerato asset imprescindibile per lo sviluppo sostenibile del nostro paese. Nel 2019, nel corso della terza edizione, cento ambasciatori del design italiano hanno affrontato il tema delle città del futuro e del nuovo abitare, declinati “all’italiana”. Un esempio fortunato di design made in Italy è il progetto Luci d’artista, nato a Torino nel 1998, dove mondo dell’arte e della luce si fondono coinvolgendo, anno dopo anno, altre città nella penisola. Sulla scia di Luci d’Artista, Ai Engineering ha proposto, nell’ambito del progetto NUR, una nuova illuminazione artistica per Manger Square a Betlemme, capace di valorizzare la piazza e l’intera città.

NUR at the Italian Design Day

Since several years, the Italian Design Day is an important international event for the promotion of made in Italy design, considered an essential asset for the sustainable development of our country. In 2019, during the third edition, one hundred Italian design ambassadors addressed in the Italian style the theme of the city of the future and of the new living. A lucky example of made in Italy design is the Luci d’artista project, born in Turin in 1998, where the world of art and light come together, involving other cities in the country, year after year. In the wake of the Luci d’Artista project, as part of the NUR project Ai Engineering has proposed a new artistic lighting for Manger Square in Bethlehem, capable of enhancing the square and the entire city.

 

Gian Vincenzo Fracastoro
NUR: Considerazioni e prospettive

Qual è il legame fra la sostenibilità e il comune di Betlemme, cittadina ben nota a tutto il mondo cristiano, di recente attraversata e circondata da un muro che la separa dallo stato di Israele? Questo breve sommario del progetto di cooperazione NUR (che in arabo significa “Luce”), coordinato dalla città di Torino, elenca una serie di possibili vantaggi che possono derivare dalla decarbonizzazione dell’economia di Betlemme, e possibilmente di altre città palestinesi. Favorita dal sole mediorientale, Betlemme ha la possibilità di alimentare la sua economia con il fotovoltaico (e magari col solare termodinamico), e nello stesso tempo di ridurre la sua dipendenza energetica da Israele, da cui vengono importati la maggior parte dei prodotti petroliferi e dell’elettricità. Come per altre tecnologie che sfruttano le fonti rinnovabili di energia, il “combustibile” è gratis e il costo della fonte è legato alla manodopera. La catena di valore dell’industria del fotovoltaico può dunque offrire interessanti opportunità alla fragile economia dell’area. E alla fine, il coinvolgimento della popolazione palestinese nella sfida che tutto il mondo sta fronteggiando contro i cambiamenti climatici può divenire un importante valore aggiunto nel percorso per un futuro di pace in quest’area.

NUR: Considerations and perspectives

What is the link between sustainability and the municipality of Bethlehem, a well-known city for Christianity, recently crossed and surrounded by a wall separating it from the state of Israel? This short summary of the cooperation project NUR (the word “noor” means “ light” in Arabic) coordinated by the city of Turin (Italy) lists many of the possible advantages of starting to shift the economy of the city, and hopefully of other cities in Palestine, towards the decarbonisation. Blessed by the Middle East sun, Bethlehem has the opportunity to fuel through photovoltaics (and possibly, solar concentration power plants) its economy, and in the meantime reduce its energy dependence from Israel, from which most of the oil products and electricity are imported. As for many other technologies exploiting renewable energy sources, the fuel is free, and the cost of the source is related to manpower. The value chain of photovoltaics industry may thus offer interesting opportunities to the weak economy of the area. And, in the end, involving the Palestinian population in the challenge all the world is facing against global warming may become an important added value in the roadmap towards a peaceful future for this area.

 

 

L’Ufficio cooperazione internazionale e pace della Città di Torino dedica questo dossier a due colleghi, prematuramente scomparsi, che hanno operato con molta dedizione e grande motivazione per il progetto NUR: Anna Tornoni e Alberto Lalli. Ringrazia inoltre la famiglia Baradello che ha voluto destinare le donazioni raccolte in memoria di Maurizio a favore delle iniziative educative del progetto.

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